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Detrazione Fiscale 2021: come risparmiare il 50% sull’acquisto del tuo nuovo antifurto per la casa.
- Pubblicato da Mariarosaria Rita Clemente
Ci sono molti fattori che incidono sulla scelta dell’affrontare o meno una spesa. Tra questi, un elemento non da poco è costituito dalle eventuali detrazioni fiscali. Questa opzione è disponibile anche per l’acquisto di un antifurto. I bonus casa sono stati infatti confermati dall’ultima legge di bilancio, questo significa che è possibile usufruirne fino al 31 dicembre 2021.
Nell’elenco degli interventi edilizi per i quali è possibile usufruire dell’agevolazione fiscale redatto dall’Agenzia delle Entrate, rientrano anche quelli definiti come:
«relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti».
ATTI PENALMENTE ILLECITI INDIVIDUATI DALL’AGENZIA DELLE ENTRATE |
furto |
aggressione |
sequestro di persona |
Anche per le spese attinenti all’acquisto di un nuovo antifurto per la casa è quindi possibile richiedere la detrazione.
Più nello specifico, per un importo totale che ammonti ad un massimo di 96.000 € di spesa relativo al progetto di ristrutturazione di un’abitazione, si potrà usufruire di una detrazione IRPEF del 50%, che andrà suddivisa in dieci rate annuali del medesimo importo.
Come dicevamo, quindi, anche l’antifurto rientra nelle spese detraibili, che includeranno perciò l’acquisto di materiali, l’installazione, eventuali valutazioni di un esperto del settore, l’IVA e la progettazione. Tra i materiali rientrano non soltanto i sistemi di antifurto, ma anche quelli di videosorveglianza ed altri accessori utilizzabili per garantire la sicurezza, come porte blindate, cancelli, serrature, vetri antisfondamento e affini.
Naturalmente sarà il proprietario dell’abitazione nella quale sarà installato l’antifurto a poter richiedere la detrazione, ma il diritto si estende anche ad altri soggetti. La detrazione fiscale per l’anno 2021 potrà infatti essere richiesta anche da:
• titolari di diritti reali o personali sull’immobile
• conviventi, che siano coniugi o conviventi di fatto
• conviventi more uxorio
• parenti fino al terzo grado ed affini entro il secondo
• coniuge separato (al verificarsi di determinate condizioni)
• inquilini, locatari o comodatari
• proprietari o nudi proprietari
• soci di cooperative divise e indivise
• imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
• soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir che producono redditi in forma associata, alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali
Per facilitare la comprensione di ciò che questo tipo di agevolazione comprende, l’Agenzia delle Entrate ha stilato anche un elenco esemplificativo degli interventi che vi rientrano. L’elenco in questione è così composto:
• rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici
• apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
• porte blindate o rinforzate
• apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
• installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
• apposizione di saracinesche
• tapparelle metalliche con bloccaggi
• vetri antisfondamento
• casseforti a muro
• fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati
• apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.
È bene ricordare sempre che sono detraibili solo le spese sostenute per gli interventi sugli immobili. Prendendo quindi ad esempio il penultimo punto dell’elenco, che cita “fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati”, va specificato che saranno detraibili le spese per l’acquisto e l’installazione di queste componenti, ma non le spese per il contratto con un istituto di vigilanza.
Ma in quale tipo di interventi edilizi può essere inquadrata l’installazione di impianti d’allarme per la casa? In base a quanto specificato dall’Agenzia delle Entrate, essa può essere compresa tra gli interventi di: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, interventi di restauro o risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia.
In molti si chiedono poi se, la spesa per un antifurto per la casa, possa rientrare nel bonus mobili, ma la risposta a questa domanda è negativa. Il bonus mobili, infatti, è una detrazione fiscale del 50% prevista per l’acquisto di nuovi mobili. Essa si applica all’acquisto di manufatti (come letti, tavoli, sedie, comodini, librerie, divani ecc.) e di grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ per quelli provvisti di etichetta, e di quelli sprovvisti di etichetta nei casi in cui quest’ultima non risulti essere obbligatoria.
È importante precisare però che, pur rientrando tra le detrazioni fiscali per ristrutturazione edilizia, il contributo relativo all’acquisto di un antifurto per la casa può essere richiesto anche senza effettuare lavori di ristrutturazione.
La detrazione del 50% in sintesi
Se ipotizziamo di affrontare una spesa, ad esempio, di 24.000 euro per la ristrutturazione e la messa in sicurezza della nostra casa, includendo quindi anche l’acquisto e l’installazione di un antifurto, potremo usufruire di una detrazione massima di 12.000 euro, che verranno suddivisi in rate di 1200 euro distribuite nell’arco di dieci anni.
C’è però un elemento al quale bisogna fare attenzione: le modalità di pagamento.
Affinché l’Agenzia delle Entrate possa verificare l’effettivo diritto ad usufruire delle detrazioni, queste spese andranno sostenute mediante quelli che vengono definiti bonifici parlanti. Un bonifico parlante si distingue da quello ordinario perché contiene più informazioni di quest’ultimo, e può quindi dimostrare in maniera inequivocabile di avere diritto a determinate agevolazioni.
Un bonifico ordinario deve contenere dati personali e iban del destinatario, insieme alla causale per cui la spesa viene sostenuta. Un bonifico parlante, invece, deve contenere i dati del bonifico ordinario oltre a partita IVA o codice fiscale di chi effettua i lavori, i dati delle fatture emesse da quest’ultimo, codice fiscale del o dei beneficiari e, insieme alla causale, la norma relativa alle agevolazioni delle quali si vuole usufruire.
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La norma, nello specifico, è l’articolo 16 bis del Testo Unico delle imposte sui redditi n°917 del 22 dicembre 1986 (con i relativi aggiornamenti). Al bonifico, sia che esso venga pagato in banca o presso Poste Italiane, verrà applicata una ritenuta d’acconto dell’8%.
Esistono poi delle modalità alternative di fruizione della detrazione. Si può infatti ottenere la cessione di un credito di imposta che prevede la facoltà di cessione ad altri soggetti, oppure di uno sconto da parte dell’impresa che effettua i lavori o dei fornitori, che a loro volta potranno recuperarlo come credito d’imposta con facoltà di cessione del credito. Naturalmente in entrambi i casi l’importo sarà equivalente a quello che sarebbe stato l’importo della detrazione.
Per l’installazione di un antifurto per la casa è possibile usufruire anche dell’IVA agevolata al 10%.
Essa però non sarà applicata all’intera spesa sostenuta, ma al totale meno il costo dei materiali. Se ad esempio spendiamo 1600 euro, di cui 600€ per l’impianto e 1000€ di manodopera, l’IVA al 10% potrà essere applicata ad una somma di 1600€ – 600€, ovvero 1000 euro.
Puoi acquistare quindi il tuo antifurto per la casa WallMall usufruendo della detrazione fiscale prevista per il 2021. Ti basterà completare il tuo acquisto, scegliere il bonifico come modalità di pagamento ed inviarci una mail a info@wallmall.it con i tuoi dati fiscali. Entro poche ore riceverai la nostra fattura in modo da inserirne i dati nel bonifico parlante. Approfitta della nostra della nostra decennale esperienza nel settore per ricevere consigli e chiarimenti sull’argomento, riuscendo così ad ottenere le agevolazioni previste per il 2021. Sul nostro sito avrai inoltre la possibilità di scegliere ed acquistare tutti le componenti del tuo antifurto, dalla centrale ai dispositivi di allarme, passando per un’ampia gamma di sensori.
In definitiva
- potranno usufruire della detrazione tutti i proprietari, gli inquilini ed i titolari di un diritto di godimento sull’immobile.
- potranno essere detratte le spese per i componenti, le spese per la relazione di conformità dei lavori vigenti, l’IVA, la progettazione, la manodopera e tutte le spese professionali.
- i passaggi da effettuare per la richiesta della detrazione sono: pagare tutte le spese utilizzando bonifici parlanti ed indicare tutti i dati catastali dell’abitazione nella dichiarazione dei redditi. È inoltre importante allegare alla richiesta tutti i documenti relativi ai lavori.
Per approfondire ulteriormente l’argomento ti consigliamo la guida redatta dall’Agenzia delle Entrate che troverai seguendo questo link.