brown panel door near roll up gate

Aziende italiane produttrici di telecomandi per cancelli

FAAC

Giuseppe Manini fonda la Faac nel 1965 a Zola Predosa. L’imprenditore edile ebbe un’intuizione dopo aver notato che nessuno scendeva dall’auto per chiudere i cancelli condominiali, che, di conseguenza, rimanevano sempre aperti. Manini creò così il 750 interrato, ovvero il primo sistema di movimentazione automatica per cancelli. Il 750 fu creato in maniera artigianale, sfruttando la tecnologia oleodinamica e la catena di distribuzione. Successivamente nacquero prima il 400, a battente esterno, e poi, con l’evolversi della tecnologia, le prime schede elettroniche a microprocessore.

Nelle mani di Manini e di suo figlio Michelangelo, l’azienda si espande in maniera costante, prima in Europa, poi in tutto il mondo, grazie anche all’acquisizione di altre società. Nel 2011 nasce il FAAC Group, con filiali in 16 Paesi e oltre 1000 dipendenti, con un fatturato di 210 milioni di €. Alla morte di Michelangelo Manini avvenuta nel 2012, questi lascia il gruppo all’Arcidiocesi di Bologna per il 66%, ed al gruppo francese Somfy per la restante parte. Dopo una serie controversie legali dovute alle pretese avanzate da supposti parenti, nel 2014 il Tribunale di Bologna assegna la società alla Curia di Bologna. Quest’ultima dedicherà i proventi dell’azienda a progetti contro il disagio sociale.

Nel frattempo le acquisizioni continuano e, nel 2020, è la volta della TIBA Parking Systems. Si tratta di un’azienda con 130 dipendenti e 60.000.000€ di fatturato, il che rende questa acquisizione la più impegnativa del gruppo italiano.

La FAAC è stata sponsor dell’Andrea Moda Formula e del Bologna calcio. Negli anni ’80, inoltre, inizia a ricorrere agli spot televisivi. Tra questi molti ricordano quello del leone. Lo spot mostrava il felino accucciato davanti al cancello di ingresso di una villa.

Sito Web: www.faac.it

BFT

Ideare soluzioni tecnologiche innovative per offrire importanti strumenti professionali agli installatori e maggiore indipendenza all’utente finale. È questa la mission di BFT. Nata a Thiene (Vicenza) nel 1981 come azienda metalmeccanica, la BFT è l’azienda della famiglia Bonollo, tanto che l’acronimo sta proprio per Bonollo Francesco Thiene.

Come la Faac, anche la BFT è nata come azienda familiare per poi crescere in maniera esponenziale, attraverso acquisizioni di altre aziende e l’espansione all’estero, partendo dalla produzione di prodotti di uso domestico, per poi arrivare a prodotti pensati per le aziende e gli enti pubblici.

Nel 2004 BFT entra a far parte del famoso gruppo SOMFY, e nel 2015 amplia i propri criteri produttivi, tanto da cambiare il motto societario, che diventa Be Ahead, cioè avanti, nel futuro. Questo significa appunto che l’azienda si impegna a produrre soluzioni che migliorino la vita sia degli installatori che di chi le utilizza.

Forte di importanti certificazioni per i propri prodotti, la BFT collabora spesso alla realizzazione anche di progetti di Building e Urban, come il parcheggio genovese riservato alle auto elettriche realizzato nel 2019.

BFT ha sponsorizzato l’Aprilia Racing Team, il motomondiale Superbike ed anche il campionato Junior di Ducati Superbike Team.

Sito Web: www.bft.it

CAME

Nata nel 1972 per mano di Paolo Menuzzo, l’azienda cresce progressivamente nel corso degli anni, inglobando altre aziende ed aprendo filiali all’estero, in particolar modo grazie ad Andrea Menuzzo, figlio di Paolo, che nel 2005 diventa parte attiva dell’azienda nonché amministratore delegato. I settori di produzione sono quelli della domotica e dell’automazione degli edifici, sia domestici che pubblici e industriali, così come per gli ambienti urbani. Came è stata Partner Tecnologico di Expo Milano 2015.

Nel 2005 l’azienda ha acquisito la squadra di fusa Dosson Calcio a 5, portandola in serie A2, collezionando così premi importanti.

Sito Web: www.came.it

ELVOX

Dal 1954 Elvox è un’azienda leader nei settori della telefonia, delle automazioni, della videocitofonia e della videosorveglianza. L’azienda possiede due filiali italiane a Torino e Milano, e una rete di vendita e di assistenza tecnica che si estende lungo tutto lo Stivale. Nella sede di Campodarsego, inaugurata nel 2004, ha sede il reparto Ricerca e Sviluppo, con più di 30 ingegneri.

L’azienda è presente in oltre 60 Paesi, ed è attiva sia nel settore civile che in quello industriale. L’innovazione ha una grande importanza per la Elvox. La mission è infatti quella di produrre soluzioni al passo con l’evoluzione della tecnologia, che siano però ricche di funzioni ma semplici da installare e da utilizzare. I prodotti Elvox devono quindi avere valore soprattutto per l’utente finale, e questo principio vale anche per il settore delle automazioni per cancelli e garage.

Sito Web: www.elvox.it

FADINI

Fadini nasce a Cerea, in provincia di Verona, negli anni ’60. Presente in più di 50 Paesi, l’azienda si occupa di automatismi per cancelli per uso sia civile che industriale.

Come nel caso della FAAC, l’azienda è stata tra le prime a puntare sul settore degli apricancelli realizzati attraverso l’oleodinamica. Successivamente Fadini ha puntato, prima delle altre, su un microprocessore che controllasse tutte le funzioni dell’automatismo, e sull’impiego delle schede elettroniche con tecnologia SMT.

Sito Web: www.fadini.it

BENINCÀ

ACROSS DESIGN, ACROSS THE WORLD testimonia più che mai la promessa che ci siamo fatti tanti anni fa: la mia anima commerciale con la profonda passione per il prodotto di mio fratello Aldo.

Queste sono le parole di Luigi Benincà, fondatore, insieme proprio al fratello Aldo, dell’azienda omonima. Partita da un sistema di produzione artigianale, Benincà ha seguito con costanza l’evolversi della tecnologia, arrivando ad una industrializzazione della produzione che non ha, però, sacrificato la cura per i dettagli. Efficacia ed efficienza caratterizzano le tecniche di lavorazione, che si concludono con un prodotto finale i cui tratti distintivi sono qualità e affidabilità.

Nel 2003 nasce la prima filiale estera, fino a giungere allo scenario attuale che vede l’azienda presente in 110 Paesi del mondo, con ben 11 filiali distribuite tra Europa, America ed India. Benincà punta a diffondere la propria italianità nel mondo, attraverso il costante studio delle esigenze dei diversi mercati di riferimento, combinato con il lavoro sul territorio e, soprattutto, un approccio orientato alle esigenze del cliente.

Sito Web: www.beninca.com

CARDIN

Cardin nasce nel 1974, dimostrando sin da subito valori quali il rispetto per i dipendenti e per l’ambiente. Nel 2011 l’azienda è entrata a far parte del Gruppo Riello Elettronica. Cardin ha visto l’entrata nel gruppo non come una perdita di identità, ma come un’occasione per confrontarsi con altre realtà dello stesso settore, quello dell’automazione e il controllo degli accessi.

Riello Elettronica è un gruppo composto da 23 società, con 9 stabilimenti produttivi distribuiti nel mondo. Le aree produttive sono quella della conversione dell’energia, quella relativa alle soluzioni di automazione e controllo a distanza per chiusure e sistemi di sicurezza (Automation) e quella relativa alla sicurezza in tutti i suoi aspetti. La Cardin è a capo dell’area Automation del Gruppo.

Sito Web: www.cardin.it

GiBiDi

La GiBiDi è attiva nella creazione e distribuzione di dispositivi per ingressi automatici sin dal 1972.

Caratterizzati dall’utilizzo di alta tecnologia, i prodotti GiBiDi vengono realizzati in due sedi produttive, quella di Casale Litta, in provincia di Varese, dedicata alla progettazione e alla produzione dell’elettronica, e quella di Poggio Rusco, in provincia di Mantova, nella quale viene progettata la meccanica, e si procede all’assemblaggio ed al collaudo dei prodotti.

L’azienda è presente in oltre 40 Paesi del mondo.

Sito Web: www.gibidi.it

PRASTEL

Prastel nasce in Italia nel 1980, per poi iniziare la propria espansione all’estero nel 1988. L’azienda si apre prima all’Europa, in particolare alla Francia, per poi approdare anche negli Stati Uniti.

Il campo di produzione riguarda diversi settori dell’elettronica, tra i quali il controllo degli accessi.

Nel 2011 Prastel viene rilevata da PRASTEL France, che spsota tutta l’attività a La Ciotat (Marsiglia).

Sito Web: www.prastel.com

NICE

Lauro Buoro fonda la Nice nel 1993, con l’obiettivo preciso di semplificare i movimenti quotidiani e creare un mondo senza barriere.

Rispetto all’offerta industriale dell’epoca, Nice propone due novità. Innanzitutto la creazione di un sistema di automazione integrato, che possa soddisfare tutte le esigenze del cliente, senza però sacrificare la semplicità di utilizzo. L’azienda punta inoltre alla comunicazione ed alla cura del design dei propri prodotti, fino ad allora considerati di scarsa importanza.

Col tempo Nice arriva ad essere quotata in Borsa, ed espande il proprio mercato anche all’estero. Ad oggi l’azienda vende i propri prodotti in più di 100 Paesi.

Sito Web: www.nice.it

RIB

Nata nel 1971 come azienda dedicata al settore militare, col tempo RIB si rivolge anche a quello civile, mantenendo però alcune caratteristiche della propria impostazione d’origine: i sui prodotti sono infatti creati per durare, ed i suoi motori figurano tra i più potenti al mondo, riuscendo a muovere pesi fino a 12 tonnellate.

Ormai nota in tutto il mondo, in abito civile RIB produce elementi diretti sia all’ambito residenziale che a quello commerciale.

Sito Web: www.rib.it

APRIMATIC

Fondata a Villafontana di Medicina (Bologna) nel 1985, Aprimatic fa parte del Gruppo URMET. Si tratta di un gruppo dedicato alla building automation, settore in cui Aprimatic opera sia a livello civile che industriale.

Sito Web: www.aprimatic.it

KEY AUTOMATION SRL

Key Automation è una giovane azienda sita a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, con 15 anni di esperienza nel settore dell’automazione.

L’azienda dedica molta attenzione ai propri dipendenti così come ai propri clienti. La mission è quella di creare prodotti funzionali che siano semplici sia da installare che da utilizzare, caratterizzati, inoltre, da quello che viene definito design emozionale.

ROGER TECHNOLOGY

La Roger Technology nasce nel 1981 come Elettromeccanica Florian, nel garage dei due omonimi fratelli. Nel 1983 i tre decidono di abbandonare il campo della manutenzione per dedicarsi completamente agli avvolgimenti motori elettrici in serie per la produzione conto terzi. Nel 1993 fondano il primo stabilimento industriale e nel 2001 nasce il marchio Roger Technology. Quest’ultima tappa porta i fratelli Florian ad abbandonare la produzione conto terzi, per dedicarsi esclusivamente ai propri prodotti. I rappresentanti dell’azienda sono molto orgogliosi delle proprie origini italiane, ed hanno estrema cura della qualità, della sicurezza e dell’eleganza dei propri prodotti.

Una delle tappe più importanti dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica risale al 2009, con la produzione dei motori in tecnologia digitale BRUSHLESS a bassa tensione 24V DC, accompagnati dai relativi controller digitali. Il prodotto è stato presentato alla fiera internazionale di Stoccarda del 2012.

VIMAR

Nata a Marostica nel 1945, pur essendo presente sul mercato internazionale Vimar crede molto nel proprio essere italiana. L’azienda punta alla sostenibilità ambientale prima di tutto, oltre che all’estetica, all’innovazione tecnologica ed alla semplicità installativa dei prodotti. Vimar si è evoluta di anno in anno insieme ai propri clienti, interpretando via via i diversi stili abitativi che si sono diffusi con l’evolversi della società.

Frequenze e codifiche dei telecomandi per cancello automatico

Da oltre 30 anni l’utilizzo di comandi a distanza si è diffuso per l’automazione civile, in particolar modo per l’apertura di cancelli, serrande e bascule. Naturalmente la tecnologia si è evoluta nel corso dei decenni. Nello specifico sono due i fattori che permettono il funzionamento di questi radiocomandi: le frequenze utilizzate e le modalità di codifica delle frequenze stesse.

I primi sistemi operavano attraverso le basse frequenze, comprese tra i 27 e i 41 MHz, finché non sono stati sostituiti dai sistemi definiti a frequenza libera, che operavano invece ad alta frequenza (260-350 MHz). Vi è una differenza sostanziale tra le due tipologie, ovvero l’ingombro. Quelli a bassa frequenza, infatti, avevano bisogno di antenne in ferrite avvolte e batterie di circa 9V. I sistemi che funzionano ad alta frequenza, invece, non necessitano di questi elementi di grosse dimensioni, ed hanno permesso, quindi, la diffusione dei prodotti tascabili in uso anche oggi.

Diversamente da quanto accadeva in precedenza, attualmente la scelta delle frequenze da utilizzare è vincolata dalle normative europee in materia. Si è arrivati così all’uso di quattro frequenze, due basse (40, 665 MHz e 40,685 MHz) e due alte (433,92 e 868,35 MHz), mentre quelle comprese tra i 260 ed i 350 MHz sono oggi proibite. Esistono inoltre due canali in deroga rispetto a queste frequenze, diversi per ogni Paese Europeo.

L’unica frequenza quarzata omologata è quella a 40.685 MHz, anche se in Italia sono ancora in vendita ricambi che ne utilizzano altre, in attesa che i vecchi sistemi si esauriscano e vengano sostituiti dalle nuove tecnologie.  I telecomandi quarzati sono quelli che contengono un quarzo al loro interno, sulla cui testa è indicata la frequenza sulla quale lavora.

Nel nostro Paese vengono utilizzate le alte frequenze, ovvero 433,92 e 868,35 MHz, oltre ai due canali in deroga rispettivamente a 30,875 MHz e 30,900 MHz.

Anche i sistemi di codifica presentano caratteristiche differenti, in base soprattutto al periodo di produzione. Esistono infatti i radiocomandi a codice fisso e quelli definiti rolling code, ovvero a codice variabile. La differenza è proprio questa: mentre per quelli a codice fisso il collegamento con la ricevente dipende sempre dallo stesso codice, quelli rolling code generano un codice sempre diverso, essendo in questo modo più sicuri poiché ovviamente più difficili da clonare per scopi illeciti. Questo però incide anche sulle modalità di clonazione del telecomando per l’utente proprietario: i radiocomandi rolling code richiedono infatti anche un intervento sulla ricevente per essere copiati, poiché quest’ultima deve riconoscere e memorizzare ogni singolo dispositivo operante con essa. La variazione del codice, inoltre, è data da un algoritmo matematico. Questo implica che, la duplicazione di questo tipo di telecomandi, non consiste nella copia di un codice, ma di un sistema di regole matematiche, variabili in base al singolo modello.

Sensori porte finestre magnetici: vietato l’ingresso ai ladri

Vi abbiamo parlato dell’home jacking, ovvero della tecnica del furto attuato con gli inquilini in casa. Ovviamente non si tratta dell’unica tecnica, ma ce ne sono molte altre. Le più diffuse sono quelle della lastra di metallo, dei fili di colla e, soprattutto, quella del key bumping.

I fili di colla, per i ladri che amano fare le cose con calma, servono a verificare la presenza o meno di persone all’interno dell’abitazione. I malintenzionati posizionano alcuni fili di colla (difficilmente visibili) davanti alla porta chiusa. Dopo qualche tempo torneranno a controllare: se i fili sono rotti, significa che qualcuno ha aperto la porta e quindi la casa è abitata. Se i fili sono intatti, invece, la porta è rimasta chiusa, la casa è vuota e il ladro ha campo libero.

Quelle della lastra di metallo e del key bumping, invece, sono vere e proprie tecniche per l’apertura di porte e serrature in genere. La lastra, sottilissima, viene infilata tra lo stipite e la porta, per poi essere mossa con movimenti studiati fino a far scattare la serratura. Quella del key bumping, invece, è la classica tecnica da film. All’interno della serratura viene infilata una chiave speciale, o un grimaldello, capaci di raggiungere tutti i cilindri. Utilizzando poi un martello, o comunque un oggetto pesante, viene inferto un colpo secco alla chiave, in modo che i cilindri scattino, aprendo la serratura.

⚠ Anche queste tecniche, come quella dell’home jacking, possono causare guai con l’assicurazione, poiché non lasciano alcun segno di scasso. ⚠

È semplice intuire che, per non essere vittime di furti perpetrati con tecniche simili, è importante dotarsi di porte e infissi molto solidi, e di serrature ancor più solide e realizzate sulla base degli standard più attuali. Molti tecnici del settore consigliano cilindri anti-bumping o, ancor meglio, il cilindro europeo. Quest’ultimo, in caso di tentativi di manomissione, fa scattare dei sistemi di protezione che bloccano la serratura.

Purtroppo però, rinnovare porte e infissi può costituire una spesa notevole, che non tutti sono in grado di affrontare. Per non parlare poi del fatto che, nel caso di appartamenti in affitto per esempio, si potrebbe non avere l’autorizzazione ad effettuare lavori. Cosa si può fare allora?

La soluzione migliore, in questo come negli altri casi, sono i sensori specifici per i varchi come porte e finestre.

Ne esistono diverse tipologie, che potrete scegliere e acquistare nello store WallMall. I più diffusi sono i sensori magnetici. Si tratta di una coppia di elementi che, una volta accostati creano un vero e proprio campo magnetico. Le due parti vanno affisse su anta e stipite di porte e finestre che, una volta chiuse, saranno protette dal campo magnetico. Finché non sarete voi a disattivare l’impianto d’allarme, infatti, ogni apertura interromperà il campo creato dal sensore, facendo immediatamente scattare l’allarme.

WallMall offre ai propri clienti un ampio ventaglio di sensori magnetici, singoli o in kit ed in colorazioni diverse, oltre che con specifiche funzioni. Nel nostro store troverete infatti quelli più adatti alle finestre ma anche quelli specifici per portoncini o per porte blindate e basculanti ad esempio.

In questi ultimi casi molto utile può risultare un’altra tipologia di sensori che WallMall offre ai propri clienti: i sensori a incasso, disponibili anche nel modello a sigaretta. Si tratta di sensori magnetici che hanno la particolarità di risultare invisibili una volta installati.

La chicca 🔔

Non adatti alle serrature ma molto comodi per le finestre, in particolar modo d’estate, sono i sensori cosiddetti a tenda. In questo caso i due elementi comunicano tra di loro creando una vera e propria barriera, garantendo così la vostra sicurezza anche con le finestre aperte.

WallMall e Repal: i dispositivi intelligenti sposano l’arredo di design

WallMall annuncia la propria collaborazione con Repal.

Si tratta di una nuova realtà, che si occupa della progettazione e della realizzazione di arredi e complementi d’arredo caratterizzati dal concept moderno e da una particolare cura della funzionalità e dell’estetica orientata allo stile industriale.

Secondo l’Ing Giuseppe Sarno, fondatore nonchè Designer della Repal:

La nostra vera forza è quella di dare vita alle idee, delineando le loro forme nei sogni e nei pensieri dell’utente, fino poi ad arrivare alla loro realizzazione concreta.

L’azienda segue infatti tutte le fasi produttive, dalla progettazione al montaggio, realizzando anche arredi personalizzati che si adattano perfettamente agli spazi.

Come recita il motto, con Repal, il design non è solo di casa! La produzione è infatti dedicata al mobilio domestico così come a quello per negozi, bar e ristoranti. Tutto avviene con la costante attenzione alle esigenze del cliente ed alla qualità, riuscendo però a mantenere prezzi contenuti.

Repal si può definire come la simbiosi tra l’arte della falegnameria e quella del fabbro, la complementarità tra la precisione dei macchinari e l’esperienza degli artigiani dell’azienda, il cui frutto è un’armoniosa fusione tra la solidità dei materiali, la funzionalità degli arredi e la contemporaneità del design.

Il ruolo di WallMall sarà quello di fornire soluzioni tecnologiche che andranno ad integrare gli arredi Repal, rendendoli smart. Saranno realizzati, ad esempio, sistemi di specchi intelligenti con numerose ed utili funzioni, tra le quali il disappannamento, oltre all’accensione ed al controllo dell’intensità della luce, il tutto senza la necessità di utilizzare le mani.

Le nuove funzioni integrate andranno a migliorare la quotidianità degli utenti, che avranno la possibilità di interagire con gli arredi della propria casa in modo più rapido ed intuitivo, potendo così più comodamente dedicarsi alle attività che preferiscono.

Repal però si rivolge non solo agli utenti privati, ma anche ad uffici ed esercizi commerciali. In questo caso le funzionalità WallMall integrate negli arredi offriranno ancora più vantaggi. Esse infatti, oltre a facilitare lo svolgimento del lavoro, potendo essere attivate senza la necessità del tocco garantiranno anche igiene e sicurezza.

Si tratta di un aspetto da non sottovalutare, in particolar modo in questo momento storico. Poter utilizzare gli arredi degli ambienti pubblici senza doverli toccare, infatti, garantirà anche di non dover entrare in contatto con potenziali pericoli come virus e batteri, pur non dovendo rinunciare alle proprie necessità.

I dispositivi intelligenti WallMall saranno integrati direttamente nei complementi d’arredo e nelle soluzioni di design Repal: continuate a seguirci per vedere la nuova linea in anteprima!

Nell’attesa, visitate il sito Repal all’indirizzo http://www.repal.it.

home jacking

L’antifurto giusto contro l’home jacking: come evitare che il ladro entri mentre siamo in casa

Spesso si teme di lasciare la propria casa incustodita, per paura che qualcuno vi si possa introdurre ed agire indisturbato in nostra assenza. Se è vero che i ladri tendono a preferire abitazioni momentaneamente disabitate, è anche vero che, negli ultimi anni, si sta assistendo ad una nuova tendenza, ancor più pericolosa: l’home jacking.

Questa definizione indica un’intrusione di malintenzionati mentre si è in casa. La particolarità riguarda le “modalità di ingresso” dei ladri. Questi infatti, sfruttando la nostra distrazione, utilizzano varchi che abbiamo lasciato incustoditi, senza scassinare porte o finestre. In altri casi, utilizzano graffette o altri strumenti che aprono le serrature senza lasciare segni di effrazione. La cosa ha un duplice risvolto, uno economico, e l’altro, fondamentale, relativo alla nostra sicurezza personale.

Trovarsi faccia a faccia con il, o peggio, i ladri, è infatti un grande rischio. Nel malaugurato caso in cui questa ipotesi dovesse verificarsi, vi raccomandiamo di contattare subito le Forze dell’Ordine e, soprattutto, di evitare di fare gli eroi affrontando gli intrusi. Questo atteggiamento potrebbe metterci in serio pericolo, perciò la scelta migliore è quella di assecondare le richieste che ci vengono fatte.

Il problema economico dell’home jacking è legato principalmente ai contratti assicurativi. Facciamo un esempio: un ladro entra da una finestra che abbiamo lasciato aperta mentre facciamo la doccia – quindi non forza alcuna serratura né rompe alcun vetro – ruba le chiavi della nostra macchina e va via a bordo della stessa. Si tratta di un caso classico di home jacking, furto realizzato senza alcun tentativo di scasso. Il rischio, in questo caso, è che il furto venga derubricato ad appropriazione indebita. Si tratta di un rischio perché non tutte le compagnie assicurative coprono i danni derivanti da questo reato, ed è bene, quindi, assicurarsene prima di firmare il contratto.

Naturalmente, la difesa migliore è la prevenzione. È per questo che WallMall sottolinea sempre l’importanza dell’antifurto perimetrale. Come è facile intuire, si tratta di un antifurto per la casa che ne protegge il perimetro, inclusi i varchi come porte e finestre. Questo sistema d’allarme va sempre affiancato a quello volumetrico. Esso infatti garantisce la nostra sicurezza anche mentre siamo in casa.

Il motivo è semplice da intuire: quando siamo all’interno del nostro appartamento o della nostra villetta, non accenderemo necessariamente i sensori volumetrici, per poterci muovere senza far scattare falsi allarmi. Grazie agli impianti perimetrali WallMall, però, potremo goderci il nostro tempo in assoluta serenità, perché le vie di ingresso saranno comunque bloccate e sotto controllo.

Sul nostro blog troverai informazioni dettagliate sui sensori che compongono un antifurto per la casa perimetrale, da quelli a tenda a quelli magnetici, passando per quelli a incasso filari o wireless. Naturalmente nello store WallMall troverai una vasta offerta di questi sensori, per poter scegliere il kit che meglio si adatta alle tue esigenze.

Gli italiani hanno paura

Gli italiani giovani hanno più paura

Censis: 2° Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia

Gli italiani hanno paura. Lo dice il Censis nel suo secondo rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia pubblicato il 20 aprile 2021. Secondo questo rapporto, la paura è diffusa più tra i giovani che tra gli anziani, e quella che colpisce maggiormente riguarda lo stare in casa da soli di notte.

Il fulcro della ricerca è proprio il sentirsi sicuri nelle proprie case, e dai risultati emerge che il 90,9% degli italiani adotta sistemi di sicurezza di varia natura. Di certo molto diffusa è la tecnica del lasciare le luci accese anche quando si esce, per simulare la presenza di qualcuno dentro casa. Grande successo riscuotono anche inferriate, porte blindate (65,7%), videocamere, cani da guardia e casseforti. Del totale poi colpisce la percentuale relativa alla scelta di adottare un sistema d’allarme: il 37% degli italiani, infatti, ha un antifurto per la casa.

Questi dati, però, non vanno analizzati singolarmente. L’incrocio degli stessi infatti dimostra con maggiore forza il bisogno di sicurezza degli italiani. Contro il 9,1% che non adotta alcuna misura, principalmente per difficoltà economiche o mancanza di paura, ben il 57,4% sceglie di combinare tra i due ed i quattro sistemi di sicurezza, ed il 19,3%, pari a 10 milioni di italiani, vive in abitazioni dotate di almeno 5 dispositivi anti-intrusione.

Sono vari i fattori che incidono sulla scelta del dispositivo, che si tratti di un antifurto per la casa, una porta blindata o un cane da guardia. Quest’ultimo, insieme al possesso di un’arma da fuoco, è più diffuso nei piccoli centri. In città invece, soprattutto in quelle grandi, si preferiscono porte blindate, sistemi d’allarme e, spesso, contratti con società di vigilanza privata.

il-marchio-per-la-sicurezza-della-casa

Nel proprio rapporto il Censis sottolinea un’ulteriore differenza, ovvero il gap generato in relazione al reddito ed al patrimonio. Come è facile immaginare, coloro che si ritengono benestanti adottano una maggiore quantità di sistemi di sicurezza. Di questi ben il 59,9% possiede un antifurto per la casa. In relazione a quest’ultimo dato, il Censis paventa il rischio dell’acuirsi, soprattutto in virtù della crisi generata dall’attuale pandemia, delle disuguaglianze tra chi può permettersi i sistemi di sicurezza che ritiene più adatti e chi invece non può farlo.

Affinché tutti possano essere al sicuro nella propria casa, senza distinzioni di reddito, WallMall offre sistemi d’allarme per ogni tasca. Nel nostro store potrai infatti acquistare tutto ciò che ti serve per installare il tuo antifurto per la casa a prezzi contenuti. Ciò di cui noi di WallMall siamo orgogliosi è il riuscire ad offrire prezzi ragionevoli senza mai sacrificare l’efficienza dei nostri dispositivi. Corri a scegliere i sensori, le sirene e tutto ciò di cui hai bisogno nel nostro vasto catalogo e ricorda: con WallMall la tua casa è in buone mani.